BOLIDISMO Text |
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BOLIDISMO E NUOVI CONFINI
DEL LINGUAGGIO King-Kong (Stefano Giovannoni - Guido Venturini) s.d. [1987-1988] |
Assistiamo oggi alla fine delle filosofie basate
sull'etica intesa come ricerca di una verita' a priori. Il valore soggettivo della
verita' crea le basi per una riscoperta del soggetto che, sebbene abbia definitivamente
rinunciato alla propria centralita', acquista coscienza del proprio ruolo di creatore
e avverte la legittimita' del proprio particolare. Abbandonare la centralita' significa per il linguaggio del soggetto rinunciare al proprio ruolo egemonico e disporsi accanto ad altri linguaggi per formare una costellazione di compresenze ricche ed articolate. L'acquisizione della coscienza soggettiva fa si che i linguaggi possano crescere e svilupparsi secondo meccanismi non piu' dialettici ma basati su una maggiore intensita' e profondita'. Essi si dispongono a formare un meraviglioso universo composito e, tendendo utopicamente alla de-strutturazione della dicotomia esistente tra fruitore e creatore, aprono la breccia ad un nuovo umanesimo. Oggi gli stessi meccanismi di riconversione della produzione industriale tendono a privilegiare un sistema produttivo piu' agile e dinamico che punta sulla piccola e media industria presupponendo una maggiore diversificazione dei prodotti ed un accorciarsi della loro durata. In questo quadro il Bolidismo si pone come un insieme di linguaggi che sono momento di aggregazione all'interno di questo universo, proponendosi di riconnettere il filo interrotto della modernita'. La parola d’ordine e' ripartire dal discorso sul moderno spazzando via anni bui di neo classicismo, post modern, e nuove accademie. Ripartire dal discorso sul moderno vuol dire raccogliere e analizzare dati e fermenti nuovi che emergono nella cultura e nel comportamento ed in base a questi sviluppare una strategia basata su una previsione probabile di evoluzione FUTURA. Significa dunque capire in che modo i comportamenti, i sistemi di aggregazione sociale e culturale, i mutamenti e le potenzialità che si vanno sviluppando nella struttura produttiva, saranno in grado di incidere e di creare una nuova domanda di beni di consumo aprendo la strada a nuovi mercati. Il Bolidismo e' l'espressione di questi fermenti, é una pentola in ebollizione dove i linguaggi si muovono veloci, con l'accelerazione che muove l'informazione, accettando i tempi e i modi della tecnologia, la logica della moda, per smentirsi e poi riconfermarsi, é l'espressione di un nuovo concetto di velocità. Non piu' la velocita' meccanica che presuppone le parti del meccanismo, la messa in movimento, la distanza da colmare, bensi' la velocita' elettronica che significa compresenza e simultaneita'. Velocita' di creazione, velocita' e forza nell'impatto della comunicazione, velocita' di produzione: non piu' assemblaggi forzati di materiali eterogenei, gusto per gli accostamenti raffinati, per i materiali preziosi, ma oggetti plastici che aderiscono direttamente al concetto generatore ed escono come un blocco unico dallo stampo. La loro articolazione non e' data piu' dalla elaborata sintassi compositiva ma dalla forza dirompente della propria immagine o dalla capacita' emozionale della propria superficie. In questo senso sono oggetti esagerati: oggetti che rifiutano ogni ambiguita' nella propria collocazione, oggetti che dichiarano esplicitamente di non essere pensati perche' vadano bene per tutti. Il rapporto fra le parti e il tutto deriva da un preciso rapporto concettuale che sottende la genesi dell'oggetto; potremmo dire che all'interno dell'oggetto le parti stanno al tutto in un rapporto organico e genetico, come le articolazioni che compongono un'organismo naturale secondo un'aderenza ed una continuita' fra la materia, la forma ed il concetto generatore. L'oggetto e' un animale con un proprio carattere una propria personalita' e un proprio protagonismo; esso deve emettere radiazioni emozionali positive o negative, deve essere meraviglioso o repellente ma non deve assolutamente lasciare indifferenti. Memphis aveva scoperto la forza comunicativa della superficie, ed una nuova sintassi compositiva azzerata ed elementare. I mobili Memphis sono giocattoli colorati che comunicano un loro essere personaggi. Essi dichiarano guerra allo status dell'oggetto e rendono inclini a comportamenti ludici e giocosi piu' aperti ed intelligenti. Gli oggetti Memphis si differenziano dai classici oggetti simbolo della borghesia illuminata ma non riescono a venir meno alla loro natura di oggetti acculturati, di oggetti nei quali e' sempre viva la presenza e la mediazione del design come disciplina. L'oggetto bolidista tende spesso a scavalcare questo ambito disciplinare per proporsi come oggetto multimediale. Il Bolidista e' scienziato dell'immagine ed i suoi oggetti sono emanazioni dirette del linguaggio e dell'immaginario. Negli oggetti Memphis esiste ancora una distinzione fra elementi sintattici ed elementi semantici all'interno del linguaggio; il laminato ed il colore sono come una pelle che a posteriori riveste l'oggetto. A posteriori poiche' tale operazione potrebbe prescindere dalla struttura sintattica dell'oggetto. Nei progetti bolidisti l'oggetto nasce con un processo unitario di sintassi e semantica anche nei casi in cui si tende ad un azzeramento del dato sintattico a favore di quello semantico o viceversa. In alcuni casi la sintassi e' massima e l'oggetto nasce come progetto di forma: in questo caso c'e' quasi un'indifferenza per il materiale di cui esso e' costituito o almeno il materiale tende ad essere piu' neutro possibile per lasciare uno spazio maggiore alla comunicazione della forma. In altri casi all'opposto, si tende all'azzeramento formale ed a spostare l'accento sulla massima valorizzazione in termini comunicativi della superficie. La distinzione fra sintassi e semantica e' il presupposto su cui verte l'insieme dell'ambito disciplinare; l'eliminazione di questa falsa coscienza verso lo specifico e' la prima barriera che il Bolidista si propone di abbattere. La storia delle avanguardie e' un continuo e progressivo processo di distruzione delle barriere istituzionali, culturali e di mercato che la disciplina costruisce a difesa del proprio status. Spesso non si tratta di distruggere tali barriere ma di spostarle progressivamente piu' avanti. Il movimento moderno nel design e' nato dal presupposto che la produzione industriale di serie permetteva la diffusione di massa dei propri prodotti. I1 linguaggio razionalista era funzionale a questa premessa poiche' semplificava al massimo la struttura degli oggetti liberandoli dalle pesanti e “superflue” decorazione dell'art noveau. La produzione in serie e la razionalita' del linguaggio dovevano abbassare il costo di produzione dell'oggetto rendendolo accessibile alle grandi masse di consumatori. Cosi' non e' stato ed i nuovi oggetti sono usciti sul mercato a prezzi molto alti, la loro aura culturale e' stata fatta propria da una nuova elite mentre i vecchi oggetti in stile sono diventati gli oggetti delle larghe masse. L'influsso delle nuove tecnologie e la nuova struttura produttiva fra breve determinera' una situazione analoga a quella creatasi con la rivoluzione industriale. Il Bolidismo si assume il compito di saper rispondere a questa nuova domanda, una domanda senz'altro piu' complessa e articolata. In questo senso i bolidisti si prefiggono di sviluppare, secondo le condizioni determinate dal nuovo contesto culturale, il discorso delle avanguardie italiane del design. E’ necessario infrangere la barriera disciplinare e capire il proprio ruolo all'interno di un progetto piu' generale sul linguaggio e sull'immagine, distruggere la concezione dell' oggetto come status symbol, comprendere il legame fra gli oggetti, i contesti ed i comportamenti che essi determinano. |
La parte di testo in colore grigio sta ad indicare la seconda stesura del testo, integrata rispetto a quella sottoposta alla preventiva approvazione dei Bolidisti. |